Arthur Conan Doyle: Sherlock Holms
Arthur Conan Doyle è conosciuto dai più per aver inventato sulla carta il personaggio di Sherlock Holms, ma è doveroso sottolineare che è stato autore anche di opere letterarie fantastiche ( per citarne una Il Mondo Perduto) opere avventurose e racconti medici (Doyle era a tutti gli effetti un laureato in Medicina con anni in cui aveva esercitato la professione). Il suo "rapporto" con Sherlock Holms era conflittuale e per questo motivo ad un certo punto della sua produzione letteraria nell' episodio "Le Cascate di Reichenbach" decise di far morire il suo protagonista. Nel periodo che ne seguì a causa delle proteste dei lettori decise di continuare a scrivere del personaggio in ulteriori opere. Nel 1927 lo Strand Magazine dove venivano pubblicati i suoi racconti indisse una competizione in cui si chiedeva ai lettori di individuare 12 tra i racconti preferiti dallo stesso Conan Doyle, promettendo al vincitore un premio. Nel libro Le Più Belle Storie di Sherlock Holms (nella foto sopra) sono quindi contenute le dodici storie del famoso detective dall' inconfondibile metodo deduttivo scelte dallo stesso autore. Leggere questa raccolta consente una visione privilegiata di ciò che lo stesso Doyle considerava la migliore espressione della storia di questo personaggio, anche se poi questa lettura sarà solo un punto di partenza per approfondire le raccolte di racconti di Holms e scegliere liberamente i propri preferiti. Il personaggio di Sherlock Holms possiede un' intelligenza superiore: il Metodo Deduttivo basato su un acuto spirito di osservazione fino al minimo dettaglio (dal racconto La fascia maculata: Watson dice "Sherlock Holms la guardò da sotto a sopra con una di quelle sue occhiate rapide che comprendevano tutto al volo") e il metodo del Palazzo della Memoria , tecnica per memorizzare una gran mole di cose sfruttando l' immaginazione e la capacità associativa, lo rendono un personaggio unico che valica i confini del tempo (ricordo che il primo libro Uno Studio in Rosso risale al 1887 e l' ultimo fu pubblicato nel 1928 Il Taccuino di Sherlock Holms, componendo una produzione totale composta da quattro romanzi tre commedie teatrali e cinquantanove racconti). Un personaggio così forte sulla carta che incarna una assolutà originalità non poteva che avere numerose trasposizioni su pellicola elevando a mito la storia di Sharlock Holms e Watson di Baker Street 221b. Una curiosità: la celebre frase :"elementare Watson" non è presente in nessuna opera dell' autore, è un costrutto che è stato creato successivamente.
Sopra la terza raccolta di racconti su Sherlock Holms pubblicata nel 1905, in cui ritorna l' iconico personaggio dopo essere sopravvissuto ad uno scontro mortale con il suo acerrimo nemico Moriarty.
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